IL CAFFE' - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: SX4BRS794
C’è chi lo beve lungo, decaffeinato, americano, macchiato, corretto, espresso, con aggiunta di panna o amaro per sentirne il vero gusto. Che sia miscela arabica, robusta, liberica o excelsa, il caffè piace a tutti sia in vetro che in tazza.
Dopo pranzo, durante la pausa sigaretta in ufficio, o al mattino per dare la carica giusta, il caffè è parte della vita quotidiana, in tutto il mondo. Non si è certi del vero luogo di origine delle piante del caffè, infatti, oltre all’Etiopia, si ipotizzava la Persia e lo Yemen.
La parola in arabo, qahwa, indicava una bevanda prodotta dal succo rosso scuro, prodotta da alcuni semi che, bevuta, provocava effetti stimolanti tanto da essere utilizzato come medicinale. Oggi questa parola indica, in arabo, precisamente il caffè.
Da qahwa, si passò alla parola turca kahve, riportata in italiano con caffè. Anche se sono in molti a sostenere che il termine derivi dal nome della regione in cui la pianta era diffusa in modo spontaneo, Caffa, nell’Etiopia sud occidentale. La leggenda più nota, sulla sua origine, è quella del pastore Kaldi che portava le capre a pascolare in Etiopia.
Il gregge, un giorno, iniziò a mangiare le foglie e le bacche di questa pianta e tornando a casa, la notte, invece di dormire si misero a vagabondare con vivacità. Il pastore incuriosito, abbrustolì i semi della pianta, li macinò e ne fece un’infusione, ottenendo il caffè.
Mentre, sui fatti che ci riporta la storia, si pensa che il caffè sia stato coltivato per la prima volta dai Gesuiti, istituto religioso fondato a Parigi nel 1500, e che sia stato pian piano diffuso in tutto il paese, e poi esportato già alla fine del XIX secolo.
Le più importanti nazioni produttrici di caffè nel mondo sono il Brasile, il Vietnam, la Colombia, l’Angola, il Camerun, la Costa d’Avorio, la Costa Rica, l’Ecuador, l’Etiopia, la Giamaica, il Guatemala, l’Honduras, l’India, l’Indonesia, il Kenya, il Madagascar, la Martinica, il Messico, il Perù, la Tanzania, l’Uganda.